Esperti e professionisti garanzia di trasparenza per il software Isa

La proposta di concordato preventivo biennale si risolve in un numero, generato dallo stesso contribuente interessato mediante immissione di una serie di dati in un
apposito software messo a disposizione dall’agenzia delle Entrate. Si tratta dunque di un atto interamente informatico, che assume una manifestazione esteriore minimale,
peraltro ad impulso del contribuente. La descrizione del suo processo formativo, e quindi la giustificazione del suo esito, non sono rimesse a una motivazione.
La motivazione della proposta non è richiesta dalla normativa che la disciplina. Né, stante la sua estraneità al novero degli atti autonomamente impugnabili, è imposta dall’articolo 7, comma 1, dello Statuto, il quale, per come riformulato dall’articolo 1 del Dlgs 219/2023, confina l’obbligo di motivazione ai soli atti autonomamente impugnabili.

 

 

Per leggere l’articolo per intero –> Il Sole 24 ore

 

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