La recente proposta di normativa nazionale sull’intelligenza artificiale, nella versione approvata dal Senato, introduce alcune disposizioni specifiche in materia di protezione del digital copyright, con conseguente limitazione all’uso delle nuove tecnologie.
L’intelligenza artificiale (IA) è già parte integrante del contesto sociale, imprenditoriale e lavorativo europeo. La sua crescente influenza ha imposto al legislatore l’adozione di strumenti idonei ad affrontare l’imminente rivoluzione tecnologica. L’approvazione dell’Artificial Intelligence Act (AI Act) rappresenta il primo tentativo di regolamentazione organica dell’IA a livello mondiale, prevedendo norme specifiche per lo sviluppo e l’utilizzo dei sistemi di IA all’interno del territorio dell’Unione.
In tale contesto, il Governo italiano ha proposto una disciplina nazionale di completamento, volta a regolamentare il rapporto tra l’IA e vari ambiti giuridici e sociali (normando, ad esempio, gli aspetti penali, definendo una strategia nazionale per l’IA e nominando Autorità preposte alla relativa vigilanza); tale proposta è ora tradotta nel testo del disegno di legge IA (DDL IA), approvato il 20 marzo 2025 dal Senato.
Tra i temi trattati, oltre alla regolamentazione dell’IA nelle pubbliche amministrazioni, nelle professioni, nel contesto lavorativo e nell’ambito sanitario, il rapporto tra IA e copyright suscita particolare interesse. Il DDL IA, attualmente all’esame della Camera…
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Alessandro Manca, Senior Counsel – Intellectual Property
Filippo Elia Gozzetti, Trainee – Intellectual Property
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Alessandro è Senior Counsel del dipartimento Proprietà Intellettuale. Ha una significativa esperienza nel diritto industriale e delle nuove tecnologie.
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