Il Transito è uno dei regimi speciali disciplinati dal Codice Doganale Unionale (Reg. UE 952/2013) e dai regolamenti attuativi (Reg Delegato UE 2015/2446 e Reg. Esecuzione UE 2015/2447).
Nello specifico è un regime di circolazione che consente la movimentazione all’interno del territorio doganale UE delle merci di provenienza estera, non ancora immesse in libera circolazione, (Transito esterno – T1) ovvero delle merci unionali con attraverso del territorio di un paese terzo, ad esempio Svizzera, (Transito interno – T2).
Considerata la posizione doganale delle merci – non immesse in libera circolazione – il transito esterno è attuato nel rispetto di specifici obblighi affinchè sia assicurata la vigilanza da parte dell’autorità doganale.
In proposito, si richiamano:
- la presentazione di una dichiarazione doganale di vincolo mediante il sistema informatizzato NCTS;
- l’obbligo di una garanzia a copertura dei diritti doganali ancora da riscuotere;
- apposizione dei sigilli al mezzo di trasporto o container;
- una tempistica predefinita per il completamento del tragitto;
- utilizzo di un mezzo di trasporto identificato.
Gli obblighi ricadono sul titolare del regime, cioè sull’operatore economico che richiede di accedere al regime, che non necessariamente deve essere il proprietario delle merci o colui che le dichiarerà per l’immissione in libera pratica.
Eventuali inadempienze o violazione degli obblighi espongono il titolare del regime di transito al rischio di vedersi applicate le sanzioni previste dalla normativa dello Stato in queste sono commesse, che nelle fattispecie più gravi sono punite con le sanzioni penali previste per il reato di contrabbando.
Con la Circolare n.10/2024 dell’11 aprile 2024, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) è intervenuta per fornire talune precisazioni riguardo alla modalità di compilazione della dichiarazione di transito ed alla gestione della procedura.
In particolare, l’ADM è intervenuta sui seguenti ambiti.
- Termine di presentazione delle merci
- L’ufficio doganale di partenza fissa il termine entro il quale le merci sono presentate all’ufficio doganale di destinazione avuto riguardo all’itinerario da percorrere, al mezzo di trasporto ed alle altre eventuali circostanze che potrebbero avere un impatto sui tempi. Il termine è vincolante ed il mancato rispetto costituisce una violazione, a meno che non si dimostri il mancato rispetto sia dovuto a cause non imputabili al titolare del regime o al vettore. Al fine di uniformare il comportamento degli Uffici, i tempi sono così definiti:
-
-
- Transito nazionale: 2 gg. lavorativi
- Transito unionale: 4 gg. lavorativi
- Transito verso paesi non UE (esclusa la Svizzera) partecipanti alla Convenzione Transito Comune: 8 gg. lavorativi
-
Resta la facoltà per gli uffici doganali, di iniziativa a su richiesta della parte, di definire tempi diversi in presenza di valide motivazioni.
- Identità del mezzo di trasporto
- L’indicazione dei dati identificativi del mezzo di trasporto è obbligatoria, quale che sia il formato di dichiarazione utilizzato (ordinaria D1, semplificata D2 o mediante documento di trasporto elettronico D3). Non sono ammesse indicazioni generiche del tipo Camion, Aereo, Rimorchio.
- Sigilli
- La sigillatura del carico consente l’identificazione delle merci e permette di accertare eventuali sostituzioni o manipolazioni del carico.
- E’ possibile ottenere la dispensa dalla sigillatura nei casi in cui l’identità della merce possa essere assicurata con altre modalità.
- Il sigillo è dotato di propri dati identificativi e presenta caratteristiche tali da non essere riutilizzabile e consentire di accertare l’eventuale rottura.
- I sigilli utilizzabili sono quelli ufficiali della dogana o quelli autorizzati dall’ADM agli operatori che ne abbiano fatto richiesta.
- Il sigillo è fornito dalla dogana con il pagamento di un contributo.
- Il modello di sigillo da ultimo introdotto risponde alla norma internazionale ISO 17712:2013.